Anguillara Sabazia (Rm) – Il mercato rionale torna ad occupare il lungolago. Protestano i residenti

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Ad Anguillara Sabazia i turisti e i cittadini si apprestano a dire addio al panorama del lungo lago, almeno per il lunedì.

Via Reginaldo Bellori ospiterà il mercato settimanale che si è svolto finora a Via Carlo Marx, in una piazza delimitata dove il mercatino fu trasferito, in concerto con gli operatori, da Piazza del Molo dalla giunta del ex sindaco Minnucci.

Il lungolago vedrà una lunga fila di furgoni in continuità che daranno le spalle al lago e che creeranno un lungo serpentone di circa 500 metri senza possibilità di attraversamento intermedio.

La via, che è costellata di alberi sulla parte opposta, è perlopiù larga 7 metri e in punti specifici anche meno. Gli stalli degli ambulanti avranno una profondità di 5 mt che lasceranno poco meno di 2 metri liberi alla circolazione pedonale ma soprattutto rendendo difficoltoso, se non impossibile, il transito di ambulanze che hanno una dimensione di 2 metri più specchietti laterali per un ingombro di 2,40 mt. Il tragitto che percorrono le ambulanze provenienti da Bracciano sarebbe interrotto dalla presenza degli ambulanti, che loro malgrado sono costretti a spostarsi per una decisione dell’amministrazione del sindaco Pizzigallo.

Per l’eventuale intervento dei vigili del fuoco nella cittadina invece si è previsto una deviazione, che realisticamente dovranno effettuare anche le ambulanze, che porta senza ombre di dubbio dei ritardi.

Parte dei commercianti del mercato hanno effettuato rilievi metrici palesando la discrepanza tra quanto redatto da un ingegnere per la realizzazione del piano sicurezza obbligatorio per la realizzazione soprattutto nella parte dove il professionista dichiara che la via interessata è larga 7,50 metri e che un’ambulanza ha larghezza di 2 metri, dato tecnico di un mezzo Fiat MH2 (ambulanza) senza specchietti laterali, come se fosse possibile smontarli e circolare senza.

L’amministrazione si trincera dietro il piano redatto dal professionista e davanti alle richieste di un operatore del mercato di far verificare ai geometri del comune e alla Polizia Locale i dati riportati nella parte dove si dichiara la larghezza della via e la larghezza indicata della larghezza delle ambulanze, si rifiuta di procedere ai rilievi.

La sicurezza cammina di pari passo con la salute e prevenire è meglio che curare. Per tutti i cittadini che volessero rendersi conto dell’impatto della delocalizzazione del mercato basta andare sul posto e vedere la segnaletica degli stalli, soprattutto dal civico 15 al 21, misurando lo spazio che rimane libero al transito dei mezzi di soccorso. Senza prendere in esame la possibilità che un automezzo degli ambulanti possa prendere fuoco perché lo spazio di manovra dei furgoni attigui non permette una fuga agevole.

Cosa avrà portato l’amministrazione a inflazionare una strada provinciale di collegamento ad alto traffico veicolare?

Non sarebbe stato opportuno lasciare il mercato nel sito attuale?

Perché non ha attinto ai fondi regionali per dare una sede propria al mercato come invece hanno fatto moltissimi comuni del Lazio?