Dalla Slovacchia rientrano i manufatti con i residui del trattamento di fanghi e resine radioattive

Le scorie nucleari, trattate nell’impianto slovacco, sono tornate nella centrale di Caorso (Piacenza) in attesa di essere conferite nel Deposito Nazionale, una volta disponibile

CAORSO (PIACENZA) – Nella centrale di Caorso (Piacenza) si è concluso ieri il quarto e ultimo trasporto con il quale sono rientrati dall’impianto Javys di Bohunice, in Slovacchia, 100 manufatti contenenti i residui del trattamento di 860 tonnellate di resine e fanghi radioattivi.

Gli ultimi 24 manufatti, sistemati in quattro container, sono rientrati su due mezzi stradali, sotto il controllo delle diverse Autorità preposte.

Tra il 2020 e il 2022 Sogin aveva inviato in Slovacchia 5.860 fusti da 220 litri, di cui 5.500 contenenti resine a scambio ionico esaurite (800 tonnellate) e 360 contenenti fanghi radioattivi (60 tonnellate) derivanti dal pregresso esercizio della centrale.

In Slovacchia questi rifiuti sono stati inceneriti e condizionati, un trattamento che ha permesso di ridurre il loro volume di oltre il 90% rispetto a quello iniziale.

Il loro allontanamento ha permesso inoltre a Sogin di svuotare il deposito temporaneo ERSMA, nel quale ora sono in corso i lavori di adeguamento, che ospiterà i rifiuti che saranno prodotti dalle prossime attività di smantellamento del vessel e degli internals dell’edificio reattore.

I 100 manufatti rientrati sono stati stoccati nel deposito temporaneo ERSBA 2, nel frattempo adeguato agli attuali standard di sicurezza, senza dover realizzare altre strutture di stoccaggio, pronti per essere conferiti al Deposito Nazionale, una volta disponibile.

 

Il valore complessivo delle attività di trasferimento, trattamento dei fusti radioattivi e di rientro dei manufatti condizionati è stato di 37 milioni di euro.