ROMA – “Giunti alla fine del 2023 il Lazio conta 89 vittime. Ma rimane in zona bianca, con un’incidenza di mortalità sul lavoro tra le meno elevate del Paese. Da gennaio a dicembre infatti fa registrare un indice di incidenza di mortalità calcolato per milione di occupati pari a 25,4 contro una media nazionale di 34,6. Ed è questo il dato statistico più importante per noi che ci occupiamo di sicurezza sul lavoro. Perché descrive concretamente il livello di emergenza rispetto alla popolazione lavorativa. Una buona notizia per il Lazio, purtroppo non vera in tutte le sue province”.
Questo il commento di Mauro Rossato, Presidente dell’Osservatorio Sicurezza Vega Engineering, innanzi all’emergenza in Lazio nell’ultima indagine elaborata dal proprio team di esperti.
“E infatti – prosegue Rossato – analizzando i dati delle morti rispetto alla popolazione lavorativa si scopre che alcune province del Lazio presentano un rischio di infortunio mortale sul lavoro superiore alla media nazionale. In particolare, le province a maggior rischio risultano essere Rieti e Viterbo, che si trovano in zona rossa. La provincia di Roma è, invece, in zona bianca, con un rischio di infortunio mortale sul lavoro molto inferiore rispetto alla media nazionale”.
Per individuare le aree più fragili dell’Italia sul fronte della sicurezza sul lavoro, l’Osservatorio Sicurezza Vega elabora una mappatura del rischio rispetto all’incidenza della mortalità.
La zona bianca, quella in cui si trova il Lazio, è la zona che raggruppa le regioni con l’incidenza di mortalità sul lavoro tra le meno elevate a livello nazionale. A fine dicembre 2023, il rischio di infortunio mortale in Lazio (25,4 morti per milione di occupati) risulta ben inferiore rispetto alla media nazionale pari a 34,6.
Per quanto riguarda le incidenze, nel dettaglio, in regione si scopre che sono Rieti e Viterbo in “zona rossa” con un’incidenza rispettivamente di 71,8 e 43,6. Sono seguite in zona arancione da Frosinone (35,0) e in zona gialla da Latina (28,6), mentre in zona bianca con rischio di mortalità ben al di sotto della media regionale e nazionale c’è Roma (21,5).
Gli infortuni del 2023 nel Lazio
Sono 89 i decessi da gennaio a dicembre 2023 (contro i 96 del 2022): 59 quelli rilevati in occasione di lavoro (11 in meno dello scorso anno) e 30 quelli in itinere (4 in più del 2022).
Il più elevato numero di decessi totali si è verificato in provincia di Roma (58). Seguono: Latina (12), Frosinone (9), Viterbo (6) e Rieti (4).
Roma è in cima alla graduatoria anche quando si analizzano gli infortuni mortali in occasione di lavoro con 38 vittime. Seguono: Frosinone e Latina con 6 decessi, Viterbo (5) e Rieti (4).
Sono 40.368 le denunce di infortunio complessive su un totale, in Italia, di 585.356. Vale a dire il 6,9% di quelle rilevate in Italia.