A Viterbo nel 2007 con il Festival Spazi e memoria
E’ morta a Roma Maria Rosaria Omaggio. L’attrice, nata a Napoli ma da anni residente a Roma, aveva 67 anni ed era malata. Alle sue spalle 50 piece teatrali, 29 film, 18 fiction televisive. Il suo debutto sul grande schermo fu con «Roma a mano armata» di Umberto Lenzi, per il film «Walesa – L’uomo della speranza» di Andrzej Wajda ha interpretato Oriana Fallaci e vinto un premio a Venezia. Nell’ultima intervista rilasciata il 6 giugno diceva: «Alla fine cosa lascerò? Ciò che ho seminato. Notizie di me. Segnali di vita».
Il grande pubblico la conobbe sulla Rai con Canzonissima. Posò sulle copertine di Playboy e Playmen. Scrittrice, goodwill ambassador per l’infanzia delle Nazioni Unite, istruttrice di taiji quan, arte marziale cinese. Aveva avuto un marito e tre compagni importanti, ma nessun figlio. Famosa attrice cinematografica, teatrale e televisiva italiana, recitò in moltissime produzioni tra le quali le più famose e recenti: To Rome With Love di Woody Allen (USA, Spagna, Italia, 2012) e Donne di mafia di Giuseppe Ferrara (Italia, 2001). È famosa anche grazie ad alcune pellicole come Incubo sulla città contaminata di Umberto Lenzi (Italia, 1980), Roma a Mano Armata di Umberto Lenzi (Italia, 1976) e Squadra antiscippo di Bruno Corbucci (Italia, 1976).
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Nel 2014 fu nel cast del film Walesa di Andrzej Wajda, dove indossava i panni della celebre giornalista italiana Oriana Fallaci. L’attrice si preparò molto bene a questo ruolo, ottenendo da un cugino della Fallaci, appositamente per questo film, una pelliccia di visone, una spilla e un registratore che venivano utilizzati abitualmente dalla famosa giornalista per le sue interviste. Riuscì ad ordinare da un collezionista le sigarette preferite della scrittrice che ormai da molti anni erano fuori produzione. Inoltre, l’attrice studiò molto attentamente la mimica facciale e i gesti tipici della protagonista.
Neanche un mese fa, il 6 giugno, rilasciò un’intervista al Corriere della Sera in cui parlava della sua vita privata e della mancanza di figli. «Ho fatto di tutto per rimanere incinta – raccontava – incluso un intervento all’utero. A 25 anni persi la mamma. Mi restava Antonio, il mio fratello maggiore, medico, ma di recente se n’è andato per un linfoma. Oggi ho solo un nipote di 46 anni e il ruolo di “goodwill ambassador” per i bimbi dell’Unicef».
Si sposò con Salvatore Vanacore, impresario dello spettacolo conosciuto a Canzonissima. «Siamo rimasti insieme per 14 anni. Le altre sono state convivenze», raccontava sempre al Corriere. Negli ultimi anni viveva sola. «Il primo compagno era anziano ma molto simpatico – raccontò – Lui 32 anni, io 17. Ai miei occhi era un uomo maturo».