Investimenti online: come fare trading sugli indici di borsa
Sono sempre di più le persone che decidono di investire i loro risparmi avvalendosi delle opportunità offerte dal trading online. A differenza di quanto avveniva in passato, quando per comprare delle azioni o delle obbligazioni bisognava per forza passare attraverso la mediazione del consulente finanziario legato a un istituto di credito, oggi questo passaggio non è più necessario. Bastano una connessione Internet e un pc (o addirittura uno smartphone) per cominciare a investire facendo trading. I vantaggi di questa attività risiedono nella grande flessibilità e nell’autonomia che assicurano all’utente, il quale è libero di aprire o chiudere qualsiasi posizione desideri, a qualunque ora del giorno. Chi fa trading, poi, ha a disposizione una vasta gamma di asset sui quali investire: criptovalute, azioni, ETF, Forex, indici. Sono proprio questi ultimi sui quali vale la pena di soffermarsi per comprenderne caratteristiche e vantaggi.
Per capire cos’è un indice di borsa è opportuno consultare la guida realizzata degli esperti di Giocareinborsa.net che spiega in modo chiaro che si tratta di un paniere di azioni, ovvero una quantità prestabilita di titoli azionari. Essi possono andare dalle poche decine di titoli fino a quantità molto maggiori, nell’ordine delle centinaia; inoltre, si può investire su titoli generalisti oppure di un settore specifico. Per stabilire l’andamento di un indice si osserva la media dei titoli che lo compongono, sebbene questa non sia una media matematica bensì una ponderata. Ciò vuol dire che titoli dalla maggiore capitalizzazione hanno un peso maggiore rispetto a quelli minori.
Come investire sugli indici
Per quanto riguarda l’Italia, l’indice maggiore, quello che racchiude anche tutti gli altri è chiamato FTSE Italia All-Share e, nel 2009, ha sostituito il Mibtel; a livello europeo, poi, esistono tutti gli altri indici nazionali, come il DAX30 per la Germania, il CAC40 della Francia o il FTSE100 del Regno Unito. In America, invece, i principali indici sono il Nasdaq, che raggruppa le società tecnologiche e digitali, il Dow Jones e l’S&P 500. Chi sceglie di investire sugli indici lo fa puntando su un intero gruppo di azioni, e non sul singolo titolo societario. I vantaggi derivano dal fatto che le possibilità di perdita si riducono in quanto l’investimento è spalmato su molti più titoli. Molti trader, poi, per operare su questo mercato sono soliti utilizzare i CFD, ovvero i contracts for future.
I CFD sono uno strumento finanziario derivato che ha cominciato a diffondersi in Europa qualche decina di anni fa. Attraverso di loro anche chi non possiede un capitale ingente può investire su asset costosi, fra cui anche gli indici, perché non è previsto l’acquisto diretto di un indice o di qualsiasi altro prodotto finanziario. Cii si limita, infatti, a speculare sull’andamento del suo sottostante. Per fare trading sugli indici basta aprire un account presso una delle numerose piattaforme online che li mettono a disposizione.
Fra le più famose e apprezzate dagli utenti ci sono il broker inglese Capital.com, eToro, Plus500, Trade.com e IQ Option. Tutti gli operatori mettono a disposizione dei trader una funzionalità molto utile, da usare assolutamente soprattutto se non si ha molta dimestichezza con il mondo della finanza. Si tratta del conto demo gratuito, ovvero un conto virtuale con depositata all’interno una grossa somma di denaro (può arrivare fino a 100.000 dollari) che serve a fare pratica con il trading; il conto demo, infatti, pur essendo fittizio, ricalca in tutto e per tutto le dinamiche di uno reale e costituisce un aiuto fondamentale, soprattutto per la gestione dell’aspetto psicologico. Ognuno dei broker citati ha caratteristiche positive che rispondono più o meno alle esigenze di un singolo utente. In generale, però, sono piattaforme sicure e regolamentate da severi organi di controllo internazionale.