PERUGIA – Il segretario regionale della Lega Umbria, Virginio Caparvi, membro della commissione Lavoro della Camera, in una nota afferma: “Per il governo Conte prima i cinesi e poi gli italiani. Continuiamo ad importare decine di milioni di mascherine da Pechino quando invece potremmo benissimo produrle in casa nostra e distribuirle alle scuole. Delle 133 aziende che hanno ricevuto finanziamenti dal commissario Arcuri per l’acquisto dei macchinari necessari a produrle, ad oggi solo due stanno lavorando su ordinativi dello Stato. Tra quelle ‘ferme’, tra l’altro, ci sono anche alcune aziende umbre che avrebbero potuto garantire una risposta significativa, se non definitiva, al fabbisogno di mascherine nella nostra regione. Risultato: macchinari inutilizzati pagati con soldi pubblici, personale costretto a stare con le mani in mano e che presto finirà in cassa integrazione. Doppia vergogna. L’ennesimo fallimento del governo Conte per il quale abbiamo presentato un’interrogazione. Chiediamo chiarezza e trasparenza sui criteri adottati da Arcuri”.