Masucci (Fit-Cisl Lazio): “Fondamentale che hub sia inserito tra gli scali core”
CIVITAVECCHIA – “Il Porto di Roma non può e non deve perdere l’opportunità di diventare Porto Core. Un ingresso fondamentale non solo per orgoglio, ma anche perché su 16 sistemi portuali italiani, almeno 14 hanno un porto qualificato Core”. Così in un comunicato il senatore Bruno Astorre, segretario Pd Lazio. “Con questo riconoscimento, inoltre – prosegue – si avrebbe l’accesso a fondi in grado di garantire una crescita a tutto il nostro territorio, aumentando i livelli occupazionali. Non perdiamo questa occasione”.
“Auspichiamo che gli incontri previsti in questi giorni a Bruxelles possano portare come esito l’inserimento del porto di Civitavecchia tra gli hub ‘core’: l’accesso ai possibili finanziamenti che deriverebbe dal nuovo status potrebbe rendere possibile, oltre alla riconversione orientata al ‘green’, anche un potenziamento che potrebbe essere fondamentale per l’intero tessuto produttivo e turistico di Roma e del Lazio”. È questo quanto aggiunto poi dal segretario generale della Fit-Cisl del Lazio, Marino Masucci.
“È ovvio che lo scalo di Civitavecchia è ‘il porto di Roma’, l’hub della Capitale, e che in quanto tale è da ritenersi uno snodo ‘core’. Inoltre, data la sua vocazione croceristica, il porto ha risentito pesantemente della situazione relativa al Covid: ora più che mai, dunque, si dovrebbe puntare al potenziamento infrastrutturale e intermodale, con un ulteriore rafforzamento nella movimentazione delle merci, anche perché il Lazio è il quinto bacino per i consumi a livello europeo, e il secondo in Italia”.
“L’effetto incrociato della classificazione tra i porti core, dell’accesso ai finanziamenti, dei potenziamenti infrastrutturali previsti nel Lazio dal PNRR, e l’eventuale costituzione di una zona logistica speciale, potrebbe essere un vero volano per l’economia, l’import e l’export del territorio. Come sappiamo, una logistica semplificata e intermodale è un fattore fondamentale di competitività per i territori”.