Regione, Paola Fioroni (Lega): “Per la prima volta in Umbria una task-force per mappare i defibrillatori”

“L’Assessorato regionale alla Sanità e Welfare con la centrale operativa 118, grazie anche alla proposta di Legge di cui sono prima firmataria e alle interlocuzioni avute con Anci, le associazioni e gli stakeholder del territorio, sta creando una task force per la mappatura dei DAE in Umbria al fine di poterne verificare la presenza, la funzionalità grazie alla corretta manutenzione, ed aggiornare tutte le banche dati di strumenti e formatori creando anche un app che ne consenta l’uso efficace”. L’intervento è del consigliere regionale Lega Umbria Paola Fioroni vicepresidente dell’Assemblea Legislativa.

“In Umbria mai prima un tale spiegamento di forze ed un coinvolgimento così ampio del territorio – prosegue Fioroni – L’arresto cardiaco interessa 70mila italiani all’anno, 200 decessi al giorno, uno ogni 8 minuti, con una prevalenza di eventi extraospedalieri. Su 400mila arresti cardiaci registrati ogni anno in Europa – spiega Fioroni – si stima che solo nel 58 per cento dei casi chi assiste intervenga con la manovra salvavita (massaggio cardiaco, ventilazioni) e nel 28 per cento dei casi con il defibrillatore. In questi ultimi anni, anche in virtù delle normative nazionali si è sempre più diffusa la necessità di adeguamento soprattutto per le società sportive, già dal Decreto Balduzzi, e di diffusione delle manovre salvavita. Ma ancora – rileva la vicepresidente dell’Assemblea legislativa – c’è molta strada da fare per estendere la cultura della formazione alle manovre e avere una rete di defibrillatori sul territorio censita, funzionante e in grado di poter rispondere efficacemente alle situazioni perniciose per la vita.

La legge sul primo soccorso approvata dal Parlamento nel 2021 è tra le più avanzate d’Europa – continua Paola Fioroni – e introduce elementi aggiornati e innovativi per migliorare la risposta all’arresto cardiaco: la formazione a scuola, la sensibilizzazione dei cittadini, la tutela legale per il soccorritore occasionale che usa il Defibrillatore Automatico Esterno (DAE), la maggiore diffusione dei defibrillatori nei luoghi pubblici, l’introduzione di mappe per geo-localizzarli, l’obbligo per il 112/118 di fornire al soccorritore occasionale le istruzioni per iniziare il massaggio cardiaco e usare il DAE prima dell’arrivo dell’ambulanza. Purtroppo però ancora non ci sono i decreti attuativi, senza i quali nemmeno un’ottima Legge diventa efficace.

In attesa che la Legge regionale di cui sono prima firmataria, e che modifica il Testo unico in materia di Sanità e Servizi sociali al fine di creare una disciplina uniforme per la formazione, la manutenzione e la gestione dei DAE (defibrillatori semiautomatici) termini il suo iter in commissione, noi ci portiamo avanti, con il coinvolgimento del territorio e con la consapevolezza che sia un’urgenza a cui far fronte in tempi brevi visto l’immobilismo del passato”.