I progettisti Massimiliano Capo e Gianpaolo Serone hanno illustrato le linee guida dell’intervento che include interventi mirati a promuovere accessibilità, inclusione e sostenibilità
SAN LORENZO NUOVO (VT) – «La rigenerazione culturale e sociale di San Lorenzo Nuovo come Città Ideale Vegetale, finanziata con fondi PNRR, è una straordinaria opportunità per riqualificare e valorizzare il paese facendo leva sull’inclusione, l’accessibilità e la sostenibilità per promuoverne lo sviluppo, mantenerlo vitale e renderlo attrattivo»: così Simona Fabi, sindaco di San Lorenzo Nuovo, sul progetto presentato ieri alla cittadinanza presso la sala consiliare del Comune.
L’ingegnere Mario Fratini, responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune e Responsabile Unico di Progetto, ha chiarito le modalità di gestione del fondo, le interfacce attivate e le scadenze da rispettare. I progettisti Massimiliano Capo e Gianpaolo Serone hanno illustrato le linee guida dell’intervento finanziato, che prevede la trasformazione di San Lorenzo Nuovo in un luogo dell’accoglienza per residenti, turisti, artisti e ricercatori, nonché di condivisione e incontro.
La metafora di Città Ideale Vegetale va ad affiancarsi al peculiare impianto urbanistico di San Lorenzo Nuovo, quello di Città Ideale Reale pianificato dopo il 1772 in seguito all’abbandono del preesistente centro abitato di San Lorenzo alle Grotte. Le azioni prevedono la riorganizzazione della comunicazione turistica e di un’offerta culturale partecipata e integrata, valorizzando nel complesso le testimonianze storico-artistiche di un paese che gode di una posizione privilegiata, nel crocevia tra la Cassia e la strada Maremmana.
«Per preservare San Lorenzo Nuovo – continua Fabi – dal rischio di invecchiamento e spopolamento a cui oggi sono esposti molti borghi italiani, è necessaria un’efficace strategia di sviluppo locale che faccia leva sui nostri punti di forza: ambiente salubre, luoghi di valore paesaggistico e storico, lontananza dai ritmi di vita frenetici. Per questo servono infrastrutture fisiche e digitali, proposte culturali e servizi adeguati. Il progetto Città Ideale Vegetale si muove in tale direzione».
Con il recupero di alcuni spazi e la creazione di nuovi servizi, il progetto mira a rigenerare il borgo e renderlo attrattivo per i turisti, i creativi e più fruibile per la comunità locale.
«Da alcuni anni si riscontra un crescente interesse verso i piccoli comuni – aggiunge il sindaco – come luoghi in grado di garantire benessere psicofisico grazie alla riscoperta di uno stile di vita più sano e autentico, agevolato anche dalle possibilità offerte dal lavoro a distanza. San Lorenzo Nuovo può inserirsi in questo trend grazie alle opportunità offerte dal bando».
Nell’ambito delle dieci misure previste, la realizzazione di eventi, festival e residenze artistiche. In programma anche altri importanti interventi, illustrati dalla dottoressa Marta Valeri e dagli architetti Elia Giancotti e Benedetto Todaro, come il nuovo parco intorno al rudere della Chiesa di San Giovanni in Val di Lago, l’infopoint presso l’area del Vignolo, il percorso tematico multisensoriale, progetti di digitalizzazione e attività culturali e formative. Funzionale alle numerose attività da implementare sarà il recupero dell’ex Centro Polifunzionale di proprietà della Curia vescovile come Hub culturale, circondato dal parco della Città Ideale Vegetale con installazioni artistiche site-specific e giardino botanico. In posizione panoramica a ridosso del centro storico, l’edificio diventerà sede di una biblioteca e spazio coworking completamente accessibili.
«Con la Città Ideale Vegetale – conclude Fabi – vogliamo recuperare la consapevolezza del ruolo che San Lorenzo Nuovo può giocare nel contesto territoriale come luogo dell’empatia, della condivisione, dello scambio di esperienze autentiche. Il tutto a vantaggio di questa parte di Tuscia che guarda non solo al Viterbese e a Roma ma anche alle vicine Umbria e Toscana».