PERUGIA – “L’incompetenza del Governo e della Ministra all’Istruzione Lucia Azzolina continua a umiliare i docenti precari – hanno attaccato il segretario della Lega Umbria, On. Virginio Caparvi, la senatrice della Lega e membro della Commissione istruzione e cultura del Senato, Valeria Alessandrini e il consigliere regionale della Lega Valerio Mancini – e il concorso fissato per il 22 ottobre è un’ulteriore offesa alla categoria degli insegnanti.
Soprattutto in questo momento così delicato, sarebbe stato opportuno procedere con le stabilizzazioni dei precari, come accaduto per altri settori della pubblica amministrazione. In queste settimane, i docenti hanno tentato di far sentire la propria voce dalle piazze di tutta Italia, anche in Umbria, ma questo Governo continua a rimanere sordo dinnanzi alle preoccupazioni che animano il mondo della scuola.
Il concorso straordinario di ottobre – hanno rimarcato Caparvi, Alessandrini e Mancini – è uno schiaffo ai docenti precari che, seppur tra tante difficoltà, stanno iniziando a insegnare: per loro risulta complicato gestire gli impegni a scuola e parallelamente lo studio per la preparazione della prima prova concorsuale, peraltro in una situazione di estremo disagio a causa del Covid.
In questo contesto viene a crearsi un’altra problematica non trascurabile: – hanno sottolineato i leghisti – gli insegnati che stanno prestando servizio negli istituti scolastici corrono il rischio di ammalarsi anche contraendo un banale raffreddore, che però li obbligherebbe a rispettare un periodo di quarantena che potrebbe impedirgli di prendere parte al tanto agognato concorso. Insomma, l’appuntamento di una vita che rischia di saltare a causa dei protocolli da Covid.
È inaccettabile che il Governo non abbia quantomeno stabilito lo slittamento del concorso straordinario per i docenti – hanno concluso Caparvi, Alessandrini e Mancini – gli insegnanti sono il perno della nostra società, svolgono quotidianamente una missione al fianco degli studenti e hanno il delicato compito di accompagnarli nel mondo degli adulti, pertanto meritano comprensione e rispetto da parte delle istituzioni”.