Sanità, Carbonari e Liberati: “Due anni di attesa per una mammografia”

“Gli unici a sorridere in questo caos sono i laboratori privati. Ma la sanità non era pubblica? Ma la sanità non era gratuita?”

Pubblichiamo la nota dei consiglieri regionali del M5S: Già all’inizio della legislatura precedente, nel dicembre 2010, la presidente di Regione sembrava fermissima: “L’abbattimento dei tempi di attesa per le prestazioni sanitarie è e resta uno degli obiettivi prioritari di questa Giunta.”

L’anno scorso la stessa presidente, inaugurando due mammografi digitali, sosteneva: “Abbiamo fatto crescere una cultura della prevenzione“.

Parole cui però tuttora non seguono i fatti, perché la “cultura della prevenzione” di questa regione prevede in realtà lunghissime liste d’attesa, un anno e mezzo/due, come dimostra l’ennesima denuncia di una donna di Perugia, che sarà obbligata pure a spostarsi ad Assisi, perché nel capoluogo resta “tutto pieno” per l’intero 2017!

La situazione è in realtà diffusamente critica; oggi registriamo nuove conferme di come occorra attendere tanto, troppo, soltanto per fare un esame che, pur non urgente, rientra nella logica della prevenzione: eppure nell’intramoenia – servizio che utilizza strutture dell’ospedale stesso – i tempi medi del ‘Silvestrini’ sono pari a una sola settimana, come verificato ieri presso gli uffici!

Ha qualcosa a che fare con questa vergogna il fatto che le mammografie pubbliche, al Silvestrini come altrove, per lungo tempo siano state effettuate soltanto di mattina?

Un assessorato alla Sanità dimezzato e un superdirigente contestatissimo non aiuteranno certo nella risoluzione dei problemi esistenti.

In un tempo non lontano spiccavamo: oggi rischiamo di diventare il fanalino di coda della Sanità nazionale. Si può proseguire così?

Gli unici a sorridere in questo caos sono i laboratori privati, ma anche coloro che lavorano in quella intramoenia su cui il Consiglio regionale, su proposta M5S, ora finalmente accenderà un faro e che, per talune prestazioni, andrebbe sospesa da subito: ma la Sanità non era pubblica? Ma la Sanità non era gratuita? Ma la Sanità non dovrebbe essere un servizio universalistico, accessibile a tutti?

Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari
Portavoce M5S – Consiglio regionale dell’Umbria