ROMA – stata sospesa dalla direzione regionale salute del Lazio l’autorizzazione e l’accreditamento alla casa di cura Santa Famiglia di Roma, nota clinica ostetrica nel quartiere Prati a Roma, «fin quando non si ristabiliscono le condizioni di sicurezza». Lo si apprende da fonti della direzione regionale programmazione sanitaria.
La decisione è stata presa in seguito a un’ispezione del Ministero della Salute per la morte di Maria Grazia Di Domenico, 27enne deceduta lo scorso maggio dopo un’intervento ginecologico. Il provvedimento durerà “fino a quando non si ristabiliscono le condizioni di sicurezza”.
La Asl Roma 1 ha istituito un’unità di crisi per prendere in carico le partorienti. Sulla morte di Maria Grazia la Procura aveva aperto un fascicolo per omicidio colposo, iscrivendo nel registro degli indagati il chirurgo che aveva eseguito l’operazione.
Maria Grazia Di Domenico si era sottoposta a un intervento di routine in ambito ginecologico, una conizzazione cervicale dell’utero, che solitamente si svolge in regime di day-surgery.
Originaria di Salerno, aveva deciso di rivolgersi alla clinica romana perché considerata una delle migliori in ambito ginecologico.
Qualcosa però è andato storto, dopo l’intervento Maria Grazia si è sentita male. Trasferita all’ospedale San Pietro e poi al Policlinico Agostino Gemelli, è morta dopo un’intervento d’urgenza e tre giorni di coma.