Formia – Med Blue Economy, proteggiamo il nostro mare anche per proteggere la nostra economia

Proseguono gli appuntamenti del Med Blue Economy fino al 4 settembre

FORMIA – Med Blue Economy significa tante cose. Attenzione al mare, economia blu, turismo, iniziative ludiche, crescita di un territorio. Fino al prossimo 4 settembre Formia sarà al centro della discussione che ruota attorno al mare, rappresentando spunti di riflessione importanti riguardanti diverse categorie.

Un evento organizzato dal Consorzio Industriale del Lazio e dal Comune di Formia con il contributo e il patrocinio di Regione Lazio, Roma Capitale, C.I.S.E. (Confederazione Italiana per lo Sviluppo Economico), “Informare”, Camera di Commercio Frosinone-Latina, Blue Forum Italia Network, Its Academy Fondazione Caboto, Assonautica Italiana, Consomare del Golfo, Arsial, XVII Comunità Montana, Parco Regionale dei Monti Aurunci, Ente del Microcredito, Fic Canottaggio, Flag Mar Tirreno Pontino e Isole Ponziane.

Davvero interessanti i seminari che ogni giorno si svolgono a Villa Giustina e che toccano molti argomenti di discussione. Particolarmente seguito quello sui dati, le reti e la sostenibilità per lo sviluppo dell’economia del mare, curato da Informare, l’azienda speciale della Camera di Commercio Frosinone-Latina.

Ad introdurre l’argomento, con un rapporto ad hoc diventato oramai punto di riferimento per tutte le istituzioni, Antonello Testa, delegato dell’economia del mare di Informare e che ha speso parole di ringraziamento per il Consorzio Industriale del Lazio ed il Comune di Formia per aver organizzato l’iniziativa ed aver di conseguenza messo il mare al centro del dibattito: «L’evento che noi presentiamo non è niente altro che un’iniziativa che tende a riportare all’attenzione il Blu Forum Italia Network, iniziato a giugno proprio nello splendido Golfo di Gaeta.

Un network che vuole essere inclusivo e che tende a mettere sempre più soggetti attorno ad un manifesto che resta aperto alle istanze e dove tutti si impegnano a delle politiche di sviluppo sostenibile relativamente all’economia del mare.

Così come l’Europa ci sta dicendo da tempo.

Sicché è necessario adottare tutte quelle strategie che vanno verso la transizione ecologica e digitale e che messe insieme fanno sì che ci sia un’economia ed una crescita economica sostenibile. Il nostro ultimo rapporto – ha aggiunto Testa – evidenzia una crescita importante dell’economia del mare, intesa come quell’insieme di settori integrati, che è pari al 9,1 per cento della ricchezza italiana e che continua a crescere e che ancor di più crescerà negli anni. E allora ci rendiamo perfettamente conto del fatto che una crescita così importante o è sostenibile o sarà la catastrofe».

Prima dei lavori il saluto del vicesindaco di Formia, Giovanni Valerio, e il sindaco Gaeta Cristian Leccese: «Oggi il tema da focalizzare e mettere sul tavolo – ha commentato quest’ultimo – è la salvaguardia del mare e delle nostre coste. Dobbiamo mettere in campo azioni di tutela del nostro oro, di quella che viene definita la blue economy. Noi dobbiamo tutelare, difendere il nostro mare che rappresenta il nostro patrimonio e la nostra ricchezza. Il monito che lancio è proprio la tutela e difesa sul mare insieme alla sfida dell’innovazione».

Saluto istituzionale anche per il vicepresidente del Consorzio Industriale del Lazio, e delegato al Med, Salvatore Forte: «C’è un lavoro di squadra dietro il Med, perché questo è un evento non solo di Formia, ma di tutto il golfo. È un contenitore che deve rappresentare un modello di sviluppo. Abbiamo creato una serie di workshop e incontri tematici per approfondire ogni aspetto relativo all’economia del mare».

Presente all’incontro anche la presidente del Parco Riviera di Ulisse, Carmela Cassetta, che ha sottolineato come il Parco promuova e tuteli sia le acque che la costa: «In questo periodo, insieme ai Comuni ma anche al Consorzio e ad altri soggetti del territorio – ha commentato – abbiamo realizzato il contratto di costa, che ha reso possibile una sinergia tra noi. Sono convinta che facendo le cose insieme possiamo andare più lontani e questo territorio ha bisogno di tutti gli attori, al di là delle appartenenze politiche».

La presidente ha aggiunto come il Parco stia portando avanti un progetto molto importante sulle microplastiche e microfibre contenute nel nostro mare. Un progetto che consente di verificare lo stato di salute del nostro mare.

Particolarmente importante la presenza del comandante della Capitaneria di Porto di Gaeta, Angelo Napolitano, che ha sintetizzato i compiti della Guardia Costiera: «Ci proponiamo come sportello unico del mare ai vari soggetti che si affacciano alle attività marittime, occupandoci essenzialmente degli usi civili del mare e con il compito più importante che è quello della ricerca e del soccorso in mare, oltre che sul controllo e la vigilanza delle aree marine protette».

Bello il messaggio proiettato al Med e che ha come testimonial il giornalista Massimiliano Ossini. Uno spot realizzato in collaborazione con la RAI sulle aree marine protette e sulla protezione dei nostri mari che significa, ha aggiunto il comandante, anche proteggere l’economia dei nostri territori.

Davvero interessante l’intervento del biologo marino Adriano Madonna, che ha messo a disposizione i suoi scatti fotografici di nuovi pesci (alcuni dei quali pericolosi) che oggi nuotano nelle acque del Mediterraneo, invitando a realizzare un opuscolo divulgativo per pescatori ed utenti. «È importante sapere che cos’è e che cosa è diventato il Mediterraneo del XXI secolo. È diventato un mare quasi tropicale a causa del global warming, con tutte specie tropicali che arrivano da noi verificandosi quello che io ho ribattezzato il paradosso mediterraneo. Significa che le specie che vengono dai tropici partono da un mare caldo e trovano da noi un mare altrettanto caldo.

Chi soffre sono le nostre specie, – ha commentato il biologo – che sono nate in un mare temperato e adesso si trovano a vivere in un mare caldo.

Ora non crediamo, come molti pensano, che questo arrivo di specie aliene e dai mari caldi aumenti la nostra biodiversità. Non si somma alle nostre specie perché c’è un principio, che si chiama principio di esclusione di Gause, che dice che due specie diverse non possono condividere la stessa nicchia ecologica, Quindi molte nostre specie saranno scacciate in favore di specie di altri mari. Sembra che il Mediterraneo stia diventando un mare tropicale, come del resto era centotrenta milioni di anni fa. Poi sono seguiti un raffreddamento e una glaciazione, che ha avuto come conseguenza un mare temperato. Ora sembra che tornerà ad essere tropicale. Tutte queste cose bisogna saperle anche per saper gestire, per esempio dal punto di vista della pesca, un mare diverso che noi non conosciamo».

A chiudere gli interventi la presidente della Ucid Sud Pontino, Valentina Di Milla, che ha puntato il dito sull’importanza dell’economia sostenibile.

Il Med Blue Economy prosegue anche con le sue iniziative di carattere ludico e culturale e con un villaggio Med sempre più frequentato e allestito nella pineta di Vindicio e dove ogni sera, alle 21, alle 22 e alle 23, è possibile ammirare lo spettacolo dello schermo d’acqua, che prende vita con l’abbinamento di video proiezioni.

Tutti gli aggiornamenti sul cartellone degli eventi del Med Blue Economy sono disponibili sui profili social ufficiali della manifestazione e del Consorzio Industriale del Lazio e sui siti www.medblueeconomyinternational.it, www.consorziolazio.it, www.comune.formia.lt.it.