Durante la cerimonia è stata inaugurata anche la nuova ala, il Corpo A3, la cui realizzazione coincide con il completamento della struttura a quasi 52 anni dalla posa della prima pietra
VITERBO – L’ospedale di Belcolle da oggi si chiamerà Santa Rosa. La cerimonia di intitolazione, con lo svelamento della statua della patrona della città nel piazzale principale del complesso ospedaliero, è avvenuta questa mattina alla presenza del presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, del commissario straordinario della Asl di Viterbo, Egisto Bianconi, delle autorità civili, militari e religiose e dei professionisti della sanità viterbese.
Una scelta, quella deliberata lo scorso dicembre dalla giunta regionale, che sancisce, con la nuova intitolazione, un significativo cambio di passo e il rilancio dell’ospedale del Capoluogo della Tuscia con nuove prospettive di crescita e di sviluppo, nel giorno in cui si inaugura la nuova ala, il Corpo A3, la cui realizzazione e la successiva attivazione, coincidono finalmente con il completamento strutturale dell’ospedale di Viterbo, a quasi 52 anni dalla posa della prima pietra.
La statua di Santa Rosa che, da oggi, campeggia nel nuovo piazzale dell’ospedale, e che è stata benedetta dal vescovo di Viterbo, Orazio Francesco Piazza, è stata realizzata e donata dalla Banca Lazio Nord, credito cooperativo italiano.
La nuova ala del Santa Rosa: una torre chirurgica moderna e già operativa
Oggi il Corpo A3, al termine dei necessari lavori di riqualificazione e di ristrutturazione per circa 12 milioni di euro, è in buona parte popolato con le unità operative di Chirurgia generale oncologica, Chirurgia vascolare, Chirurgia a ciclo breve, Ortopedia e Urologia già presenti nella struttura.
Una nuova ala, quindi, che si configura come una torre chirurgica moderna ed evoluta, direttamente collegata con il blocco operatorio e in linea con gli standard qualitativi, assistenziali e tecnologici delle più moderne strutture ospedaliere a livello nazionale.
Inizia, quindi, un periodo di grandi trasformazioni e di interventi di riqualificazione che interesseranno anche i blocchi preesistenti, nella prospettiva di creare una torre medica, con gli stessi livelli di qualità della nuova ala appena attivata, e con una razionalizzazione dei percorsi sanitari e di accoglienza, volta a produrre dei benefici sensibili sia per i cittadini assistiti e per i loro cari, sia per gli operatori sanitari.
Nuovi posti letto
L’apertura del corpo A3, inoltre, consente di applicare quanto contenuto dalla programmazione della Regione Lazio per il triennio 2024/26 che prevede un incremento di posti letto ordinari per l’ospedale Santa Rosa, dagli attuali 326 utilizzati a un totale di 455, andando a influire sensibilmente sulla capacità di presa in carico di specifici bisogni di salute, con particolare attenzione all’attività chirurgica che potrà contare su 155 posti letto, contro gli 82 attualmente utilizzati. Un beneficio anche per l’area medica che passerà dagli attuali 220 a 254 posti letto.
Nuovi progetti
La giornata di oggi, infine, è stata pensata non solo come un momento di celebrazione, ma anche come momento di avvio formale di un nuovo percorso di sviluppo con la presentazione di numerosi progetti già in fase di realizzazione, di alcuni pianificati e già finanziati, di altri ancora frutto di una seria programmazione.
L’ospedale Santa Rosa è al momento interessato da alcuni interventi rilevanti che riguardano, principalmente, l’area dell’emergenza urgenza, con la riqualificazione e il potenziamento del Pronto soccorso e la realizzazione della nuova Radiologia vascolare e interventistica, e la nuova piastra tecnologica.
Lavori in corso, per un totale di 17milioni di euro, finanziati con fondi per il Giubileo, Pnrr NextGenerationEu e con fondi regionali.
Pronto Soccorso
Praticamente completati sono gli interventi che hanno riguardato il Pronto soccorso, con un progetto che prevede un netto potenziamento delle capacità ricettive del presidio e con una riqualificazione generale dell’attuale struttura, anche attraverso un’area di attesa rinnovata e ingrandita con un bancone triage e registrazione da tre postazioni di lavoro, più tre box per la prima visita dei pazienti. All’interno del reparto, gli spazi dedicati ai codici rossi, gialli e differibili con servizi inclusi, sono stati riorganizzati ottimizzando le aree esistenti. In adiacenza all’area d’attesa barellati è stato realizzato un sistema per quattro posti di Breve osservazione. Infine, le attuali radiologia, sala Tac e telecomandato sono state potenziati con una ulteriore sala comandi e con uno spazio dedicato all’attesa di fronte alle sale esami.
Radiologia
Strettamente collegato con il Pronto soccorso sarà il nuovo reparto di Radiologia vascolare ed interventistica, i cui lavori sono in fase di svolgimento e che prevedono la creazione di due nuove sale interventistiche in un ambiente dedicato e completo di idonei locali di servizio destinati a operatori e pazienti, in una posizione di stretta contiguità con i servizi critici della piastra tecnologica del medesimo piano, al fine di garantire il trattamento delle patologie tempo dipendenti secondo i più qualificati standard propri di centro Utn di II livello, così come previsto dalla Programmazione della rete ospedaliera 2024 -2026.
Risonanza magnetica ed Emodinamica
La nuova piastra tecnologica prevede, tra l’altro, la realizzazione di un nuovo sito di risonanza magnetica che garantirà alla provincia di Viterbo la presenza di due sale esami indipendenti dotate di risonanze di ultima generazione (raddoppiando l’attuale offerta), per garantire la continuità assistenziale e per migliorare i tempi di attesa. A questi interventi va aggiunto il potenziamento, strutturale e strumentale, della sala di backup di Emodinamica, che è già diventata una sala ad alto contenuto tecnologico, aprendo ulteriori prospettive di utilizzo per altre branche cardiologiche presenti in ospedale.
La Asl di Viterbo sta proseguendo, come da cronoprogramma, nella messa a terra delle numerose progettualità, finanziate con fondi Pnrr NexGenerationEu, che interessano quasi la totalità della rete ospedaliera e territoriale della Tuscia.
Nello specifico, nell’ospedale Santa Rosa sono stati già conclusi e collaudati interventi per oltre 5 milioni di euro che hanno consentito di mettere in funzione tecnologie di ultima generazione e alcuni servizi che garantiscono la continuità tra ospedale e territorio, con la presa in carico di importanti bisogni di salute e con particolare attenzione alle fasce più fragili della popolazione.
Gli investimenti per il Santa Rosa finanzianti con fondi Pnrr hanno riguardato: la creazione della Centrale operativa territoriale, l’acquisizione e la messa in funzione di un acceleratore lineare, di un angiografo cardiologico, di un angiografo vascolare, di 5 ecotomografi (di cui 3 ginecologici, uno cardiologico e uno multidisciplinare), della nuova Spet/Ct e di un telecomandato per esami di reparto.
Medicina nucleare
Entro il 2025 sarà operativo il nuovo servizio della Medicina nucleare, atteso da anni dalla popolazione della Tuscia, basato sulla metodologia di diagnostica Pet.
Il progetto, del valore complessivo di oltre 3milioni di euro, consegnerà ali cittadini assistiti del Viterbese un sito dedicato all’accoglienza, al trattamento, alla diagnosi e alla refertazione i nuovi locali, attigui all’attuale sede della Medicina nucleare, con spazi funzionali all’avanguardia e una tecnologia di nuova generazione.
Servizio psichiatrico
Un ennesimo intervento di riqualificazione dell’ospedale Santa Rosa sarà la realizzazione del nuovo Servizio psichiatrico di diagnosi e cura, Spdc. Una struttura indipendente, in linea con i più alti standard di sicurezza e di confort e con i bisogni di salute dei pazienti, che verrà collocata tra i blocchi B e C e il Pronto soccorso.
Il progetto, finanziato con fondi regionali per oltre 3milioni e mezzo di euro, era atteso da anni dai professionisti sanitari e dalle associazioni che tutelano i diritti dei pazienti psichiatrici della Tuscia,
Grazie a quanto previsto dal piano degli investimenti deliberato dalla Regione Lazio, l’ospedale Belcolle, a partire dai prossimi mesi, sarà interessato da ulteriori interventi di riqualificazione e di potenziamento che riguarderanno, tra l’altro: il completamento della nuova ala del corpo A3, con l’attivazione dell’area ambulatoriale chirurgica e del reparto di Ostetricia e ginecologia (dotato di un moderno blocco parto), interventi nel rispetto della normativa vigente in materia di antisismica e antincendio nei blocchi preesistenti e altre importanti progettualità.
Inoltre, la Asl, in un disegno complessivo e coerente, di crescita dell’intera struttura, in una chiave moderna, dinamica e tecnologicamente all’avanguardia, ha messo in campo una programmazione ambiziosa volta a ridisegnare tutta la struttura ospedaliera, con particolare attenzione alla logistica, alla mobilità e all’ottimizzazione dei percorsi, sia sanitari che rivolti all’utenza.
Parcheggio multipiano
La pianificazione progettuale per i prossimi anni prevede per il nuovo Santa Rosa: un nuovo parcheggio multipiano all’ingresso dell’ospedale, l’allargamento del parcheggio posteriore con il collegamento diretto sulla strada Sanmartinese, la realizzazione di un percorso esterno per tutta la lunghezza dei blocchi e di una nuova reception, con l’obiettivo di migliorare l’accoglienza, l’orientamento e l’accesso ai servizi, la creazione di percorsi e corridoi sanitari di collegamento tra i blocchi e tra questi e il blocco operatorio, al fine di razionalizzare, ottimizzare e potenziare tutti i servizi ospedalieri, con un beneficio importante atteso per i professionisti della sanità che operano al suo interno.