Sabato pomeriggio un 24enne sarebbe andato su tutte le furie al rifiuto di ricovero da parte del personale sanitario. D’Amato: “Prenderemo provvedimenti”
CIVITAVECCHIA – Aggredito e picchiato medico del Pronto Soccorso di Civitavecchia. L’ennesimo episodio, il quindicesimo dall’inizio dell’anno.
Questa volta si tratterebbe di un 24enne che, sabato, avrebbe spintonato e schiaffeggiato il medico 54enne “reo” di non averlo voluto ricoverare dopo gli accertamenti di rito effettuati. Il ragazzo non avrebbe accettato il parere e sarebbe andato su tutte le furie, aggredendo il medico.
A bloccare e denunciare l’uomo i Carabinieri intervenuti su chiamata della vigilanza dell’ospedale San Paolo. A quanto pare il medico del Pronto soccorso avrebbe presentato querela contro il 24enne.
“È con profonda amarezza e preoccupazione – dichiara il direttore generale della Asl Roma 4 Cristina Matranga – che la Asl Roma 4 comunica un nuovo, ennesimo episodio di aggressione verificatosi nel pomeriggio del 27 agosto al Ps dell’Ospedale San Paolo di Civitavecchia, per la precisione il 15 esimo dall’inizio dell’anno, ed il secondo nelle ultime due settimane.
Questa volta purtroppo la violenza non è stata solo verbale ma anche fisica, ed il nostro medico in servizio al Ps, uno dei più esperti peraltro, ha ricevuto un pugno in pieno volto.
Nemmeno la postazione fissa di un vigilantes in Ps è evidentemente riuscita a scoraggiare le aggressioni, che si susseguono con frequenza allarmante. Proprio in questi giorni la direzione aziendale sta affrontando il fenomeno, mettendo in campo anche progetti e soluzioni logistiche che possano prevenire ed evitare le aggressioni, e ciò lo si sta facendo anche ascoltando gli utenti che ci contattano sui canali social.
Questi però sono episodi che non possono trovare alcuna giustificazione, che minano la tranquillità degli operatori, la qualità delle prestazioni e dunque anche la salute stessa degli assistiti, oltre che colpire una delle categorie più provate dal covid, rendendo ancora più ardua se non drammatica la vita di chi lavora in Pronto soccorso e che, nonostante tutto, continua ad accogliere ed a curare. La direzione aziendale sarà ferma nel denunciare il grave episodio anche nelle sedi giudiziarie, e si costituirà parte civile. Il fenomeno richiede e riceverà la massima attenzione ed allerta. Ancora una volta l’intera comunità aziendale si stringe attorno alle vittime di questo gravissimo gesto. Un sentito ringraziamento va anche alle forze dell’ordine per il tempestivo intervento che ha portato all’immediato arresto dell’aggressore”.
“Basta aggressioni ai medici, giù le mani dai camici bianchi. Ora basta, chiederò un incontro al Prefetto per contrastare queste aggressioni e sosterremo la Asl come parte civile nella denuncia per violenza. Non c’è giustificazione alcuna di fronte alle aggressioni queste persone violente non meritano alcuna indulgenza”. Lo dichiara l’Assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato.