Il consigliere regionale del M5S: “Perizia del Tribunale carente sotto il profilo della mancanza di riferimenti alle emissioni di policlorobifenili (PCB) di cui Thyssen Krupp è tra le principali sorgenti emissive in Europa. Consegneremo le prove che dimostrano la presenza di cromo esavalente nell’aria e nel suolo a causa delle emissioni delle acciaierie”
Riportiamo la nota di Andrea Liberati, capogruppo del M5S in consiglio regionale
E’ del tutto destituita di fondamento l’affermazione – attribuita dalla stampa ai periti del Tribunale di Terni, Onofrio, Spataro e Pavan – secondo cui nelle polveri di Prisciano non ci sarebbe affatto cromo esavalente: purtroppo è vero proprio il contrario, come dimostra un recente studio ARPA Umbria -che ne attesta persino le percentuali sul cromo totale- e di cui si suggerisce sollecita presa visione agli esperti del Palazzo di Giustizia.
La perizia del Tribunale, così come acquisita dagli organi di informazione, pare poi carente sotto il profilo della mancanza di riferimenti alle emissioni di policlorobifenili (PCB) di cui Thyssen Krupp è tra le principali sorgenti emissive non d’Italia, ma addirittura d’Europa, come indiscutibilmente riportano i registri E-PRTR e come peraltro indicano le stesse ampie contaminazioni alimentari della Conca.
Inoltre, secondo la citata perizia, le polveri che ricadono sul quartiere di Terni «sono fortemente influenzate dalle emissioni diffuse della Ilserv e, con ragionevole certezza ed elevata probabilità, sono riconducibili alla attività industriale della Ilserv». La domanda sorge spontanea: è stata effettuata una caratterizzazione delle medesime polveri per addivenire a simili conclusioni?
In assenza di caratterizzazione, parrebbe sbagliato e controproducente -anzitutto per i lavoratori delle Acciaierie e per i residenti- circoscrivere le analisi alla Ilserv e al suo processo di scorificazione, pur imperfetto qual è: le polveri Ilserv rappresentano infatti componenti rilevanti, ma ancora minoritarie rispetto ai giganteschi volumi di inquinanti sprigionati in primo luogo dalle emissioni diffuse e non contenute dei forni fusori e delle altre decine di camini a gestione Thyssen Krupp.
Nella seconda decade di luglio il M5S consegnerà pubblicamente le prove che dimostrano la presenza di cromo esavalente nell’aria e nelle deposizioni al suolo, determinata proprio da sorgenti siderurgiche.
Si auspica che sul cromo esavalente il Tribunale tenga debitamente conto non certo di posizioni politiche, ma delle summenzionate analisi di parte pubblica, scientificamente validate.
Andrea Liberati,
Capogruppo M5S
Consiglio regionale Umbria