Calcio – Il presidente della Viterbese “vuole” la gestione dello stadio Rocchi con l’incognita Gdf

Intanto le segretaria ha fatto i bagagli e se n’è andata in vista delle verifiche sui famosi corsi di formazione e sui crediti d’imposta

VITERBO – Ormai sono diventati una coppia ben consolidata Marco Arturo Romano e Luca Tilia che, questa mattina, sono tornati nuovamente alla carica per avere il rinnovo della convenzione da parte dell’amministrazione Frontini e che consentirebbe loro di continuare a gestire lo stadio Rocchi, incassare qualche soldo dal Monterosi e dal settore giovanile.

L’assessore Aronne ha preso ancora tempo (dicono), fermo restando che si dovrà assumere lui tutte le responsabilità nel caso fosse riassegnata la gestione a questa società. Soprattutto se lo farà senza avere dati certi sul bilancio che dovrà essere ripianato e non senza aver parlato con il comandante della Guardia di Finanza di Viterbo per avere rassicurazioni sullo stato delle indagini attualmente in corso e che riguardano Romano.

Luca Tilia, sempre al fianco del presidente Romano, con la solita “pantegana” ben pettinata in testa, sta cercando di rassicurare l’ambiente politico e sportivo promettendo fantomatici ricorsi da presentare al Tar del Lazio utili a far risalire la squadra tra i professionisti (in due non mettono insieme 30 denari scrivono i tifosi sui social).

Avvocato Luca Tilia

Con quello che gli costerebbe il ricorso al tribunale amministrativo regionale (già perso in partenza) farebbero bene a saldare qualche giocatore.

Romano però è un vincente (dicono) e per questo continuerà a raschiare il barile fino a quando, finalmente, il sindaco Chiara Frontini deciderà di prenderne le distanze (speriamo). Chilometriche.

Marco Arturo Romano

Comunque “lu ciociaru” ha fatto sapere di essere pronto a mettere in piedi, per la prossima stagione, una squadra adeguata per raggiungere anzitempo la salvezza nel campionato che “dovrebbe” disputare.

Se lo disputerà e quale lo si capirà al momento in cui la squadra risulterà iscritta ufficialmente nell’elenco delle società ammesse probabilmente al sorteggio dei gironi in Lega Nazionale Dilettanti.

Nel frattempo, la segretaria, ha deciso di fare fagotto e salutare “lu presidente“.

Per non far mancare proprio nulla in questo uggioso mese di maggio, sono arrivate le dimissioni irrevocabili (te credo) del commercialista viterbese Marco Giannini.

Presentate il 22 aprile scorso sono state ratificate il 9 maggio quando ha fatto il suo ingresso in società, almeno come procuratore speciale della Edilbonus Srl, l’avvocato Luca Tilia (pagina 6).

USV

Tilia famoso in ambito sportivo per aver portato liti e fallimenti sportivi, sta affiancando il presidente Marco Arturo Romano ad incollare qualche coccio di quella società e squadra che, avuta in eredità da patron Camilli, aveva i  numeri per puntare davvero alla promozione.

Come detto prima il sindaco dovrebbe chiedere alla Fiamme Gialle a che punto è l’inchiesta su Romano e le sue società satelliti in relazione ai famosi “corsi di formazione” e crediti d’imposta vari.

Il sindaco può chiederlo anche al procuratore Paolo Auriemma. Già perché per dovere istituzionale le potranno dare informazioni se non specifiche almeno sostanziali sull’affidabilità dei soggetti. Lo si fa quando c’è di mezzo la cosa pubblica (stadio). Oppure la gestione di un patrimonio pubblico (stadio). Pagato con i soldi pubblici. Vuole la gestione del Rocchi il buon Romano? Si facciano mettere a garanzia (quelli dell’amministrazione) una polizza fideiussoria bancaria di almeno 300mila euro escutibile a prima richiesta. Fiducia per fiducia meglio mettere al sicuro l’amministrazione comunale alle prese con l’erba alta.