Viterbo – Tradizione e culto di Santa Rosa, al via due mostre

Ad organizzarle  l’associazione Ex Facchini di Santa Rosa

VITERBO – La Fede è l’amore che lega la cittadinanza viterbese a Santa Rosa, si manifesta ogni anno nel mese di settembre, dove tutti i devoti omaggiano la nostra amata Patrona. I tempi e le persone cambiano ma c’è chi lascia ricordi duraturi ed indelebili di un passato che rende sempre presente e attuale il sentimento e l’amore verso Santa Rosa.
Ed è per questo che l’associazione Ex Facchini di Santa Rosa invita tutti i viterbesi a visitare le
«Mostre di testimonianze materiali su tradizione e culto di Santa Rosa» che si terranno:
La prima dal 26 agosto al 4 settembre in via Saffi di fronte all’ingresso del Palazzo della
Provincia (sede gentilmente concessa dall’ Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia)
dalle ore 10:00 alle ore 12:30 ed il pomeriggio dalle 16:30 alle 19:00 avente come
tema «La Macchina di Santa Rosa denominata “Volo D’Angeli” di Giuseppe e Luigi
Zucchi».


La seconda dal 4 all’ 8 settembre presso la Chiesa di Santa Maria in Poggio detta della
“Crocetta” in via Mazzini, con la «Mostra di oggetti riguardanti la tradizione e il culto di
Santa Rosa». La chiesa è già molto importante perché alla sua Parrocchia appartenne Santa
Rosa, patrona della Città di Viterbo: qui lei fu battezzata, qui andava spesso a pregare, qui
alla sua morte avvenuta nel 1251 fu sepolta e il suo corpo vi fu custodito per sette anni fino
a quando, nel 1258 per volere di Papa Alessandro IV, fu traslato nell’attuale Santuario a lei
dedicato. Da questa cerimonia trae le sue origini il Trasporto della Macchina di Santa
Rosa.Dalla chiesa della Crocetta, ogni anno nei mesi di settembre e dicembre prende il via il
«Cammino sulle vie dell’esilio di Santa Rosa», un percorso di rara bellezza lungo circa 45 km
da fare in tre tappe (da Viterbo verso Soriano nel Cimino e Vitorchiano per poi rientrare a
Viterbo), con lo scopo di rievocare l’esilio della Santa avvenuto il 4 dicembre 1250. Gli
oggetti per l’occasione messi in mostra dall’Associazione ex Facchini di Santa Rosa, dunque,
saranno da corredo al quadro raffigurante Santa Rosa che predica alla città, sullo sfondo di
Piazza San Pellegrino, eseguito nel 1950 circa dal pittore Aronne Del Vecchio (primo altare a
sinistra)e alla scultura marmorea raffigurante Santa Rosa distesa nel luogo della sua
sepoltura. Anche la fontana di fronte alla chiesa sarà complementare alla mostra perché
sulla cuspide è una scultura raffigurante il risanamento miracoloso della brocca frantumata
compiuto dalla giovane Santa Rosa.
Visitando le due mostre ci sarà l’opportunità di conoscere i diversi componenti della neonata
Associazione “Ex Facchini di Santa Rosa” che saranno a disposizione dei visitatori per raccontare storie, esperienze e aneddoti, riguardanti la tradizione e il culto di Santa Rosa. L’ingresso, in entrambi gli spazi espositivi, sarà gratuito.

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