Acquapendente – Ordinanza choc del sindaco Ghinassi: “Vietata la vendita a tutti gli esercizi e il consumo in aree pubbliche di alcolici e superalcolici”

Gli esponenti della Lega daranno battaglia: “Pizzerie e ristoranti non potranno vendere ad asporto birre, vino e quindi, insieme alle pizze o alle cene take away solo acqua, aranciate e coca cola”

ACQUAPENDENTE – Che il sindaco Ghinassi non sia adeguato al ruolo che sta ricoprendo è cosa ormai risaputa e certificata. Incapace, impreparato, spesso e volentieri in malafede.

Questa volta è riuscito, in un solo colpo, a mettersi contro tutti. Da destra a sinistra, passando per il centro.

Motivo di questa unità nazionale ritrovata, l’ordinanza n. 53 del 2020.

 

Con decorrenza immediata, fino alle ore 7.00 del 15 giugno 2020 compreso, fatti salvi eventuali successivi provvedimenti, in considerazione dell’evolversi della diffusione epidemiologica del virus COVID-19, che potranno essere assunti:

  • divieto di vendere per asporto bevande alcoliche di qualsiasi gradazione dalle ore 19.00 alle ore

07.00 da parte di tutte le tipologie di esercizi pubblici, attività artigianali di prodotti alimentari di asporto e distributori automatici;

  • ai cittadini è vietato consumare, dalle 19.00 alle 7.00 del mattino, bevande alcoliche su area pubblica o privata ad uso pubblico (compresi quindi parchi, giardini e ville aperte al pubblico).

  • rimane, invece, consentita, nel rispetto delle misure di sicurezza attualmente vigenti, la consumazione di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione all’interno dei pubblici esercizi in sede fissa e all’esterno degli stessi, nelle aree in concessione e/o private comunque utilizzate dalla struttura, esclusivamente con servizio al tavolo.

 

La notizia l’abbiamo appresa grazie alle prime proteste e lamentele del gruppo della Lega che ha contestato il provvedimento che prevede, inoltre, sanzioni amministrative che partiranno da un minimo di 400 euro per arrivare ad un massimo di 3mila euro.

Il sindaco butterato ha praticamente vietato a tutte le attività di ristorazione e alimentare, di vendere qualsiasi tipo di bevanda alcolica. Quindi dalla birra in poi, dalle 19 alle 7 del giorno successivo se qualche pizzeria ha in mente di vendere, insieme alle pizze ad asporto, anche una bottiglia di italiana Peroni, rischia una multa salatissima.

Così per tutti quelli che magari si fanno un bel panino con la porchetta, accompagnata da un bicchiere di vino in un parco o in una zona ritenuta pubblica, rischiano le stesse sanzioni.

Bar, pub, ristoranti e pizzerie potranno servire alcolici e superalcolici solo se le persone sono sedute al tavolo. Sto alle consumazioni al banco o in piedi fuori dagli esercizi aperti.

Un provvedimento ridicolo che dimostra la pochezza di questo personaggio che in poco tempo, dalla sanità, alla gestione della casa di riposo e all’emergenza Covid, ha dimostrato di non essere in grado di aiutare il paese ad uscire da questa crisi.

“Daremo battaglia – affermano gli esponenti della Lega – Vietare a chi fa cibo ad asporto la vendita di birre e vino è cosa veramente ridicola come tutto il provvedimento scritto e pubblicato qualche giorno fa”.

 

Ordinanzan.53-2020