Il Gran Caffè Gambrinus presenta “Pinuccio”, in memoria di Pino Daniele a otto anni dalla sua morte

NAPOLI – La città rende omaggio al suo grande artista Pino Daniele, e per celebrare gli otto anni della scomparsa del cantautore, avvenuta il 4 gennaio del 2015, il Gran Caffè Gambrinus distribuirà  gratuitamente il “Pinuccio”, un dolce, dedicato all’indimenticabile cantautore partenopeo  a base di sfogliatella riccia con cioccolato bianco, panna, ricotta, pan di spagna e una copertura di cioccolato scuro.
“Ogni anno qui al #grancaffègambrinus omaggiamo la scomparsa di Pino Daniele con questo piccolo dolce che descrive la sua meravigliosa anima, il suo essere “Nero a Metà”.
Un uomo che con la sua chitarra ha raccontato di amori perduti e ritrovati, di problematiche sociali e politiche e del rapporto viscerale con la sua (ma anche nostra) Terra.
Con la profondità di un cuore che ha smesso di battere 8 anni fa, ha amato ognuno di noi donandoci la sua arte e le sue parole che ancora oggi non smettono di emozionarci.
L’ appuntamento è qui al Gran Caffè Gambrinus per celebrare insieme la sua memoria e rendere vivo il suo ricordo”.

Dichiarano dallo storico locale che nel corso dei secoli è stato salotto letterario, celebre galleria d’arte, animatore della cultura cittadina, questi in breve i tratti d’eccellenza del Caffè che dal 1860 è punto di riferimento tra i più importanti della cultura napoletana. Lo storico locale partenopeo è sbocciato nel periodo della Belle Epoqué;  ricordiamo tra gli ospiti più illustri l’imperatrice d’Austria Sissi, che degustò un ottimo gelato alla violetta, Gabriele D’Annunzio che scrisse al Gambrinus i versi della celebre canzone “A’vucchella”, Matilde Serao che fondò il quotidiano “Il Mattino” seduta proprio ai tavolini del caffè, Benedetto Croce che fece di Napoli la sua seconda città, lo scrittore irlandese Oscar Wilde che si recò nella città partenopea con Lord Alfred Douglas dopo i tristi giorni di prigionia, Ernest Hemingway, il filosofo francese Jean-Paul Sartre che scrisse pensieri su Napoli ai tavolini del Gambrinus “davanti a una granita che guardavo malinconicamente mentre si scioglieva nella sua coppa di smalto” e tantissimi altri.

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