SANTA MARINELLA – “I fatti occorsi nel Comune di Santa Marinella in Provincia di Roma, che vedono coinvolto il sindaco Pietro Tidei in una gestione clientelare delle relazioni pubbliche sono estremamente gravi e di solare evidenza.
Le frasi, i discorsi, i ragionamenti del sindaco tolgono qualsiasi dubbio anche al più autentico garantista, quale sono. Il sindaco pro tempore Tidei, politico di lunghissimo corso e consolidato uomo di potere sembrerebbe aver tenuto un comportamento spregiudicato, trasformato il Comune in un ufficio di collocamento ad personam al di fuori di ogni sistema concorsuale e di trasparenza amministrativa”.
È quanto dichiara il vicecpresidente della Camera dei deputati che ha presentato un’interrogazione al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.
“Non sono opinioni personali – ha specificato Rampelli – ma fatti rivelati dallo stesso Tidei con una tracotanza, rilevata nelle varie conversazioni, che mortifica e lascia basiti i cittadini onesti.
Alla luce di questo quadro ho depositato un’interrogazione nella quale chiedo al ministro Piantedosi se non reputi opportuno avvalersi dell’articolo 142 del Testo Unico Enti Locali che prevede la rimozione del sindaco laddove commetta atti contrari alla Costituzione o per gravi e persistenti violazioni di legge”.
“Non sono interessato ai gossip personali che campeggiano sulle testate giornalistiche di mezza Italia, pensavo ieri e confermo oggi che ognuno è libero di fare della propria vita privata ciò che desidera, ma questa norma di civiltà non può giustificare o minimizzare il vero scandalo della gestione maldestra e presumo illegale degli affari pubblici”.
“Dopo lo scandalo delle assunzioni allegre di dirigenti del Pd nei concorsi banditi da amministrazioni ‘amiche’, su cui aspettiamo con non troppa pazienza le determinazioni della giustizia italiana, la sinistra dà un’altra prova di amministrazione arrogante e opaca che occorre stroncare definitivamente. l’Italia merita una sinistra vera e non di potere”.