Passaggio della campana per il Rotary club Viterbo. Lamberto Scorzino nuovo presidente

VITERBO – Dopo un anno di presidenza Bianchini il Rotary Club Viterbo ha celebrato il “Passaggio della campana” passando il collare al presidente Lamberto Scorzino che programmerà insieme al direttivo e a tutti i soci l’annata 2022/23.
La conviviale a Villa Giulia ha visto la presenza della prima cittadina Chiara Frontini, freschissima di elezione.
Dopo gli inni e il saluto alle bandiere, doveroso il bilancio del presidente uscente, ormai past president: “Chiudiamo questo anno dopo tante iniziative rotariane che hanno dato impatto alla città. Saluto chi è stato coinvolto e chi è stasera con noi, dal nostro vescovo Fumagalli, simbolo di unità per tutti, a Bruno Nigro, assistente del governatore, dal Club Rotary Passport sempre presente, ai presidenti incoming dei Club Rotary Flaminia Romana, Mauro Barlozzini, e Ducato di Castro, Gastone Nencini. E ancora gli amici del Rotaract sempre vicini, e saluto il presidente Federico Salucci e l’incoming Matteo D’Angelo. Claudia Testa, nostra socia, anche in veste di presidente Inner Wheel Viterbo, e gli ospiti Stefano Peruzzo, dirigente Comune Viterbo. e Carlo Verdone presidente Federitaly, che stasera è qui per complimentarsi con Lamberto.
E’ stato un anno di transizione – ha concluso prima di passare la carica a Scorzino – non conoscevamo a priori la possibilità o meno di fare eventi, abbiamo scelto di limitarci per essere certi di realizzarli, ho puntato sull’equilibrio, che dava certezza. Non abbiano mai lasciato indietro la comunicazione, sia per diffondere quanto di buono fatto che, soprattutto, per essere da esempio. Ultimo atto da presidente la consegna del riconoscimento più importante per un rotariano, la Paul Harris a Simona Tartaglia, che non ha nascosto l’emozione: “Sono davvero sorpresa, complimenti a Stefano per il suo anno, siamo fieri e felici e siamo pronti a credere nell’anno di Lamberto”.
Cambio del collare e inizio del nuovo anno rotariano targato Lamberto Scorzino, che ha presentato il suo discorso programmatico, dopo i saluti di rito: “E’ con forte orgoglio e soddisfazione, con disponibilità e spirito di servizio, che assumo la Presidenza del Rotary Club di Viterbo, un club prestigioso fondato 68 anni fa, ricco di storia e grandi tradizioni”.
Il neo presidente si è poi concentrato nel cambiamento dell’associazione, un’evoluzione naturale da quel 1905, anno di nascita, per arrivare quasi a fine secolo per l’ingresso di una donna, e quest’anno, con la prima donna presidente del Rotary International. Jennifer Jones.
“Quest’anno il tema scelto dalla nostra Presidente è ‘Immagina il Rotary’, un tema forte, un tema innovativo – ha aggiunto Scorzino – che ci spingerà all’azione, a realizzare i sogni di chi è meno fortunato. I nostri valori, le nostre tradizioni sono un ponte che percorriamo per arrivare al futuro solo se saremo al passo con i tempi e innovativi. Per fare questo dobbiamo mantenere il Rotary semplice, perché noi non dobbiamo fare ‘filosofia rotariana’, dobbiamo ritrovare, mantenere e rafforzare il gusto e il piacere di stare insieme, di coltivare la nostra amicizia, i nostri valori, e impegnarci al di sopra di ogni interesse personale”.

“Tutto questo non sarebbe possibile se non avessi al mio fianco uno straordinario Direttivo – ha concluso il presidente Scorzino – che invito a raggiungermi; Claudia Testa, vice presidente, Angelo Landi, tesoriere, Francesco Tomassoni, prefetto, Stefano Bianchini, segretario, Angela Grifa, Ignazio Tricomi, Paolo Cegna, Alfredo Fioramanti, Fosca Mauri Tasciotti, Simona Tartaglia. A loro si aggiungono Ermanno Cammarano, Rosita Ponticiello, Alessandro Bruni e Lorenzo Grani che questa sera non sono con noi per impegni pregressi”.
Torta e brindisi per gli ultimi momenti di festa, ultimo suono della campana a due, prima di affrontare un nuovo impegnativo anno dedicato al prossimo. Il primo impegno subito, il giorno seguente, con tutti i presidenti del Distretto 2080 (Lazio-Sardegna), voluto dal nuovo governatore Guido Franceschetti, insieme al past Andria, per depositare una corona all’Altare della Patria.