VITERBO – Riceviamo e pubblichiamo: “Legaexit”… Peggio di chi chiude la stalla dopo che sono fuggiti i buoi c’è solo colui che continua a mantenere aperto il portone della stalla, senza presidiarlo.
Non è un caso isolato l’uscita del consigliere Alessandro Brenci, Acquapendente, dalla Lega.
Un’amara constatazione che qualcosa, dopo anni di militanza senza però mai riuscire ad avere la tessera di militante, si è rotto.
La fiducia, il progetto, il programma, lo stile, la direzione, l’attaccamento al Territorio ed al Cittadino, la capacità di ascoltare e di interpretare le esigenze. Un blackout della politica viterbese irreversibile. Questo ulteriore abbandono conferma un grave disagio del Territorio che La Buona Lega della Tuscia ha da tempo evidenziato.
Esce dalla Lega Viterbo (Viterbo!) il consigliere comunale di Acquapendente con il più alto numero di consensi ricevuto nella provincia di Viterbo e tra i primi storici leghisti della Tuscia.
Talmente storico che nessuno ha pensato mai di “concedergli” una semplice ma introvabile tessera da “militante’.
Quella che permette di “votare” alle riunioni di partito. Per Lui sì, introvabile, mentre per altri fortunati no. Un consigliere stranamente tenuto in panchina fino ad oggi né mai interpellato, ci risulta, per dare una mano almeno al direttivo provinciale della Lega viterbese. Minimo. Il più votato, doppiando lo stesso coordinatore provinciale della Lega alle ultime amministrative.
Poteva ben dare il suo contributo al rilancio di un partito che non stava e non sta navigando in acque tranquille. Infatti oltre il 60% del proprio elettorato e quasi la totalità degli amministratori locali, che una volta abbondavano nei 60 comuni costituenti la provincia di Viterbo, hanno preso un’altra via. Abbiamo cercato, da tempo, di far capire che non è salutare tagliare il ramo dove si sta seduto. Si precipita. A coloro che ci definiscono “comici”, “carbonari”, rispondiamo di leggere i numeri che delineano un calo di gradimento, nella Lega Viterbo, fuori discussione.
Più volte lo abbiamo denunciato ai vertici regionali e nazionali. Nulla è cambiato, né siamo stati “ascoltati” e questo ennesimo abbandono del consigliere Brenci, il più votato nel territorio viterbese con quasi 400 preferenze, ne è la testimonianza. Ci piacerebbe sapere da chi ha inventato lo slogan tutto viterbese, “squadra che perde non si tocca”, se è ancora dello stesso pensiero. E chissà cosa penserà il Sottosegretario Durigon nella visita pubblica del 1 Dicembre sul nostro territorio viterbese. La nostra richiesta di dimissioni del direttivo provinciale di Viterbo e regionale della Lega Lazio non nasce per antipatia ma per un forte attaccamento al nostro territorio, attaccamento che è venuto meno nei vertici direttivi. Come afferma Brenci “ormai un partito gestito da dilettanti”. Noi, come “La Buona Lega della Tuscia”, non permetteremo che il territorio vada allo “sbaraglio”. Le Regionali sono alle porte. Cambiare si può.
Luigi Tofone
Acquapendente – Anche Brenci lascia la Lega: «Fate buon viaggio, partito gestito da dilettanti»