All’Unitus 2,7 milioni di euro da Erasmus + per mobilità e innovazione

 

VITERBO – L’Università della Tuscia è stata premiata dall’Unione Europea ricevendo un finanziamento di circa 2,7 milioni di euro nell’ambito del programma Erasmus+.

“Questo risultato è il frutto del duro lavoro, dell’impegno e della dedizione che la comunità accademica ha profuso nel perseguire la nostra missione di eccellenza accademica e apertura internazionale. Grazie a questo finanziamento, potremo continuare a offrire l’opportunità di fare un’esperienza all’estero alle nostre studentesse e ai nostri studenti, al nostro personale docente e tecnico-amministrativo, e promuovere la diversità culturale all’interno dei nostri bellissimi campus. Non dimentichiamoci che i dati sull’occupazione dimostrano che chi partecipa a programmi Erasmus ha più possibilità di trovare un impiego adeguato alle proprie competenze”, ha dichiarato il Rettore Stefano Ubertini.

Una parte di questo contributo, pari a circa 1,5 milioni di euro, sosterrà la mobilità tra l’università e paesi al di fuori dell’Unione Europea all’interno del Programma ERASMUS+ (Azione chiave KA171). L’obiettivo principale è promuovere la mobilità, in entrata ed in uscita, degli studenti, del personale docente e amministrativo, sostenendo le priorità stabilite dallo Spazio Europeo dell’Istruzione, dal Piano d’Azione dell’Educazione Digitale e dall’Agenda Europea delle Competenze.

In questo quadro, diverse università di paesi extraeuropei, tra cui Albania, Armenia, Azerbaijan, Georgia, Ucraina, Giordania, Cambogia, Nepal, Kenya, Senegal, parteciperanno al programma di scambio sotto la guida dell’Università della Tuscia in qualità di coordinatore europeo di accordi interistituzionali. Questa collaborazione, che ha radici solide nel tempo, contribuirà a posizionare l’ateneo viterbese come un punto di riferimento tra le università italiane per attrattività e numero di studenti internazionali, specialmente provenienti dall’area caucasica e dai Balcani.

I progetti di mobilità, che coinvolgeranno tutti i dipartimenti dell’Università, avranno una durata di tre anni e svolgeranno un ruolo fondamentale nell’incremento della dimensione internazionale dell’ateneo. Il personale docente e amministrativo avrà l’opportunità di partecipare a esperienze di scambio, seguendo la strategia a lungo termine dell’Università della Tuscia di promuovere la mobilità di un numero crescente di studenti, con particolare attenzione alle situazioni di necessità e disagio. Questi progetti avranno anche un impatto positivo sugli studenti italiani che non possono recarsi all’estero, poiché favoriranno un processo diffuso di internazionalizzazione, una missione che l’Università della Tuscia ha abbracciato negli ultimi anni.

La restante parte del finanziamento, pari a 1,2 milioni di euro, andrà a finanziare tre partenariati di cooperazione (Azione chiave KA220) con l’obiettivo di sviluppare e implementare pratiche innovative nel settore dell’istruzione superiore, accrescendo la capacità delle organizzazioni di operare a livello transnazionale. In particolare I partenariati finanziati a Unitus sono focalizzati su tre temi fortemente identitari per l’ateneo viterbese: la sostenibilità ambientale con il progetto “GREENO2 – Green Roofs in higher education institutions as sustainable cEnters for research, participation, ENvironmental consciousness and O2 generation”, la biodiversità con il progetto “Boosting EU Biodiversity STrategy by empowering high education curricula and green skills for NATURE protection and restoration” e l’inclusione con il progetto “University Network for Inclusive and digiTal Education”.

Le istituzioni coinvolte sono 21, tra Università ed imprese, di 11 Paesi Europei.

Simone Severini, delegato del Rettore alle relazioni internazionali, ha commentato: “Si tratta di un risultato straordinario che conferma il prestigio internazionale di cui gode il nostro ateneo sul tema della mobilità e della cooperazione internazionale. Questa opportunità straordinaria permetterà alle nostre studentesse e ai nostri studenti di ampliare i propri orizzonti, perfezionare le loro competenze linguistiche, scoprire nuove culture e vivere esperienze uniche”.

Carlo Contardo, coordinatore dell’Ufficio Mobilità e Cooperazione Internazionale, ha aggiunto: “Il programma metterà un’enfasi speciale sulla mobilità di giovani con minori opportunità, cioè coloro che, per varie ragioni, hanno meno accesso ai programmi di scambio, come motivi economici, sociali, culturali, geografici, di salute o di difficoltà di apprendimento”.