Inquinamento Narni Scalo, la paura dei cittadini: “stiamo respirando acido cloridrico”

Odori stabilimento Setras – Il Comitato di Salute Acquabona lancia un appello al Sindaco di Narni: “De Rebotti ci risponda, vogliamo un confronto con le Istituzioni e l’azienda Setras”

NARNI – Riceviamo e pubblichiamo – Il Comitato Salute Acquabona, comitato spontaneo e apolitico formato da cittadini residenti nella zona limitrofa allo stabilimento dell’azienda Setras Servizi Srl, lamenta il perdurare ormai da mesi di continui ed intensi fenomeni odorigeni maleodoranti.

Il Comitato alla luce delle ultime notizie, apprese mezzo stampa, chiede immediate risposte a tutte le autorità competenti, in primis al Sindaco del Comune di Narni responsabile della condizione di salute della popolazione del suo territorio.

I risultati dell’Arpa fanno emergere che ormai da mesi la popolazione sta respirando HCI ovvero ACIDO CLORIDRICO.

Già nelle ultime settimane si sono registrati accessi al pronto soccorso, dove i cittadini hanno manifestato irritazione agli occhi ed alle vie respiratorie.

Ad oggi apprendiamo che i sintomi possono essere associati agli acidi inorganici compatibili con il tipo di sostanze trattate dall’impianto della ditta Setras.

 

Riteniamo del tutto insufficienti le azioni adottate dall’attuale amministrazione.

 

L’ordinanza n.143 del 05/07/2019, a distanza di oltre un mese non ha sortito alcun effetto: gli odori molesti continuano a manifestarsi soprattutto dall’imbrunire fino a alle prime ore del mattino e sono avvertiti indistintamente dalla popolazione residente intorno la zona dello stabilimento, per questo costretta a modificare le proprie abitudini e stili di vita.

Constatato ciò non comprendiamo per quale motivo nonostante le ripetute segnalazione a tutti gli organi preposti al controllo del rispetto dell’ordinanza, ad oggi non ci risulta essere stata intrapresa nessuna azione contro l’azienda.

 

In data 05/08/2019, con protocollo n. 0023954 del 06/08/2019, abbiamo inviato al Sindaco la richiesta urgente di un incontro con l’azienda, ad oggi restiamo in attesa di risposte.

Come Comitato valutiamo tutte le ipotesi in essere per risolvere quanto prima il problema.

I cittadini hanno bisogno di fatti.