Tarquinia – Tagliata a metà una duna a Pian di Spille. Lottista denuncia chi ha pulito la spiaggia

Rivolta dei non residenti: “Le spiagge libere sono private. Non vogliamo accessi e parcheggi pubblici. Marina Velca è nostra non dell’amministrazione comunale”

TARQUINIA – Ormai è guerra aperta tra i “romani” di Marina Velca e l’Amministrazione comunale. Il sindaco e la sua giunta, per porre rimedio ad una stagione compromessa dal covid, ha deciso di varare un piano per le spiagge libere. Questa cosa non è andata giù ad alcuni romani con le seconde case a Marina Velca.

Loro pagano l’Imu, pagano le guardie alla sbarra e non vogliono estranei all’interno dei loro consorzi. Apriti cielo quando l’amministrazione ha deciso di regolamentare gli accessi alle spiagge libere consentendo, a chi viene da fuori, di trovare un comodo parcheggio.

Eloquente la denuncia presentata da Marianna Filippi che, pur di non vedere gente sulle spiagge libere, ha iniziato una vera e propria battaglia, a suon di raccolta firme, appellandosi anche al disastro ambientale.

Disastro in effetti c’è stato. Sì, perché la denuncia della signora Filippi ha finito con il colpire il vicino Consorzio Voltunna.

Un incaricato dal Consorzio Voltunna di pulire la spiaggia, per passare meglio con il trattore, ha pensato bene di spianare una duna (come si vede nella foto).

Adesso saranno guai seri sia per questo signore che per il consorzio che non ha vigilato.

Nel frattempo, la signora Marianna Filippi ha scritto una lettera di protesta a tutti. Ci dicono che si sia appellata anche al presidente della Repubblica, il Papa e Putin.

Del resto basta vedere i commenti sui social: “Le spiagge libere di Marina Velca sono private. Sono nostre”. Roba da matti se non fosse tutto vero.

Leggete e non ridete. Per scrivere tutti questi indirizzi la signora Filippi ha impiegato giorni:

 

Lettera Marina Velka