“Minimo saranno necessari sette mesi, tanto sui treni ci viaggiano i pendolari e mica loro”
VITERBO – “Finalmente COTRAL ha capito che nella ferrovia Roma-Viterbo l’unica soluzione al momento praticabile è prendere in affitto materiale rotabile, per rimediare ai disastri, all’emorragia di soppressioni e ai proclami della passata amministrazione della Regione Lazio caduti nel vuoto. Peccato che se ne siano accorti al solito in ritardo, rispetto alle attese dei pendolari, alla situazione emergenziale della linea e, perché no, alle nostre insistenze”. Lo riferisce in un comunicato stampa l’Associazione TrasportiAmo.
“In Regione come in COTRAL avrebbero dovuto maturare questa idea da tempo, almeno dall’inizio del processo di subentro, considerata l’impennata di guasti, ritardi e cancellazioni corse, un parco rotabile sempre più insufficiente e le incertezze sulla consegna dei nuovi treni, e con la tratta Catalano-Viterbo spesso autostituita – quando va bene – per mancanza di treni”.
“Noi, come Associazione, nel gennaio del 2021 avevamo cominciato a martellare la Regione al riguardo, esortandola a interfacciarsi subito sia con le altre amministrazioni regionali sia con le imprese ferroviarie, proprio allo scopo di intercettare rotabili da noleggiare per la Viterbo. E sottoposto i treni in dismissione della GTT (Gruppo Torinese Trasporti), le cui caratteristiche erano assimilabili alla RomaNord e potevano essere impegnati sul servizio metropolitano/extraurbano Montebello-Catalano-Viterbo, dotato di stazioni/fermate con banchine basse. Ogni tentativo è stato inutile, sono stati un muro di gomma, e fa rabbia scoprire che hanno atteso due anni prima di dare seguito alla nostra proposta”.
“Chi si pensa che i treni a noleggio entreranno in servizio nell’immediato si sbaglia di grosso – conclude l’Associazione – tra le autorizzazioni ANSFISA, le prove di circolazione in linea e l’abilitazione complementare macchinisti, minimo saranno necessari sette mesi. Mese più mese meno, tanto sui treni della Viterbo ci viaggiano i pendolari e mica loro”.