Viterbo – Frontini convocata in Procura per le indagini sulle presunte minacce al consigliere Bruzziches

“Ribadisco la mia innocenza”

VITERBO – Proseguono senza soste le indagini della Procura della Repubblica circa le presunte minacce che la sindaca Chiara Frontini e il marito avrebbero mosso nei confronti del consigliere Marco Bruzziches e famiglia.

A riferirlo è stata la stessa prima cittadina nel consiglio comunale tenutosi oggi.

“Mi sono recata poco fa presso gli uffici la Procura – ha ammesso – L’indagine è ancora in corso e in quella sede ho depositato una memoria insieme ai miei avvocati che conferma di non aver mai minacciato Bruzziches e la sua famiglia”.

Ovviamente, la sindaca conferma ancora una volta di essere totalmente innocente.

“Ribadisco ancora una volta in questa sede che quello è un modo di fare che non mi appartiene e mai mi apparterrà – ha specificato – tuttavia, Non divulgheremo il contenuto della memoria, ma ho ritenuto giusto riferire al consiglio che la sindaca di Viterbo conferma la sua innocenza”.

Un dettaglio, sollevato dal consigliere della Lega Andrea Micci, tuttavia, ribalta un poco la situazione. E’ grazie a lui, infatti, che la sindaca ammette di essere stata convocata, e non di essere andata in Procura di sua spontanea volontà. Sicuramente una quisquilia, una piccola e innocente omissione, da parte della prima cittadina, che però non ha mancato di suscitare qualche sorriso ironico tra i banchi dell’opposizione.

“Al momento non c’è alcun avviso di garanzia – ha aggiunto Frontini, concludendo e rispondendo ancora a Micci, che di professione fa l’avvocato – Attendiamo fiduciosi la risoluzione delle indagini”.

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