Lazio – Regionali, per il PD la coperta è corta. Tanti big rimarranno fuori

In provincia di Roma, nelle liste del Partito Democratico, dovrebbero imporsi le coppie Ciarla/Mattia e Leodori/Droghei. Tanti Assessori uscenti rimarranno fuori dalla Pisana. In provincia di Frosinone favorita Sara Battisti, sostenuta da Francesco De Angelis, che ha surclassato Pompeo alle ultime provinciali.

ROMA – Nel Lazio, nella coalizione di centrosinistra, siamo alla resa dei conti.

Soprattutto all’interno del Partito Democratico, che ha vissuto un decennio di incontrastato dominio nel governo regionale. Gli ultimi sondaggi mettono paura: possibilità di successo vicina allo zero per la coalizione guidata dall’assessore uscente Alessio D’Amato, e percentuali così basse che per il Pd sarà compito arduo conquistare 6/7 posti nel nuovo Consiglio regionale. Che, togliendo i sicuri seggi che conquisterà nelle province di Latina e Frosinone, resterà solo con 4/5 poltrone nella circoscrizione della provincia di Roma.

Molti big di partito, numerosi consiglieri regionali uscenti, dunque, resteranno fuori dalla Pisana.

Nel 2018 il Partito Democratico, sfruttando anche una legge elettorale che premia il miglior partito della coalizione vincente, aveva eletto ben 18 consiglieri regionali. Poi ne sono entrati tre sono con la Lista Zingaretti, uno ciascuno per Liberi e Uguali, + Europa e Centro Solidale.

Oggi la musica è cambiata e lo sanno bene i vertici del PD che hanno provato, in tutti i modi, a salvare quante più posizioni possibili. Magari anche con incarichi last minute che, però, in alcuni casi, sono saltati per le polemiche scatenate. E’ il caso degli Egato, Enti nati per la gestione dei rifiuti ma che, a detta di molti, sono soltanto carrozzoni per “sistemare” qualcuno. Dopo le dure proteste dell’opposizione di centrodestra, il Presidente Leodori ha congelato i decreti e l’iter per la nomina degli stessi. Non senza aver preso atto dell’elezione, nell’Egato di Frosinone, del consigliere regionale, nonché ex Presidente del Consiglio, Mauro Buschini. Nomina che ha risolto una pesantissima diatriba in provincia di Frosinone (e sui cui torneremo in seguito).

A Roma la situazione è alquanto ingarbugliata soprattutto dopo il ritiro, da parte del Presidente Leodori, delle citate procedure per l’elezione dei Presidenti degli Egato. Che avrebbero permesso, con molta probabilità, all’attuale Presidente del Consiglio regionale, Marco Vincenzi, di continuare ad avere un ruolo di primo piano.

Come detto, nella provincia di Roma i posti saranno quattro, al massimo 5. Gli addetti ai lavori danno per certa la riconferma di Eleonora Mattia, sostenuta da Claudio Mancini, cosiddetto “sindaco ombra” della Capitale, e da Base Riformista. In accoppiata con la Mattia tenta il rientro (che avverrà quasi sicuramente) alla Pisana Mario Ciarla, ex presidente dell’Arsial e zingarettiano di ferro.

Quasi scontata anche l’elezione del re delle preferenze nella provincia di Roma, il Presidente in carica Daniele Leodori. In abbinata con lui ci sarà l’altra esponente di AreaDem, Emanuela Droghei, capo staff di Daniele Leodori e legata da un’amicizia molto stretta con l’ex consigliera regionale e neodeputata Michela Di Biase, moglie di Dario Franceschini.

Le due coppie portano già a quattro il numero dei probabili eletti alla Pisana, e fanno capire quanto possa essere arduo il compito per gli altri esponenti Dem che ambiscono a entrare (o rientrare) alla Pisana.

La Droghei, oltre all’accordo con il Presidente ad interim Leodori, potrebbe chiudere anche un accordo territoriale con l’assessore ai rifiuti Massimiliano Valeriani, il quale potrà contare anche su Marika Sciamplicotti, consigliera democratica di Rocca di Papa e su Michela Califano, consigliera regionale uscente che coprirebbe Valeriani su Fiumicino.

Poi potrebbe presentarsi un ticket tra la consigliera capitolina Erica Battaglia e quello regionale Emiliano Minnucci. Loro due avranno i voti della corrente che fa riferimento a Matteo Orfini, con l’appoggio del sindaco di Fiumicino Esterino Montino.

Si candiderà anche l’assessore uscente Mauro Alessandri, mentre dovrebbe rimanere fuori il Presidente del Consiglio regionale Marco Vincenzi, che, sfumato l’Egato, dovrebbe ricevere a breve un prestigioso incarico dal sindaco Gualtieri: vicecommissario per il Giubileo 2025.

Di questo breve elenco, molti rimarranno fuori dalla Pisana, come tanti altri non citati ma attualmente consiglieri regionali in carica. La coperta, per il PD, è improvvisamente diventata corta.

L’ingarbugliata situazione romana non migliora se si analizzano le province. Con l’unica eccezione di Frosinone, che ha risolto la “disputa” tra Mauro Buschini e Sara Battisti facendo eleggere il primo (non senza infinite polemiche) all’Egato della provincia di Frosinone. Proverà a contendere il seggio a Sara Battisti l’ex Presidente della provincia, Antonio Pompeo. Il risultato delle scorse elezioni provinciali, con la nomina a Presidente del giovanissimo Luca Di Stefano, però, ha confermato quanto già si sapeva: quando scende in campo Francesco De Angelis non ce ne è per nessuno. Anche se parliamo di Antonio Pompeo.

Le polemiche estive sono ormai lontane anni luce e le provinciali di dicembre, che hanno visto la parte del PD che fa capo a De Angelis sfidare il PD “made in Pompeo” (quest’ultimo alleato con il primo partito d’Italia, Fratelli d’Italia del premier Meloni), hanno dimostrato che sarà, quasi sicuramente, ancora l’ex parlamentare europeo a decidere chi siederà sul seggio della Pisana.

A Latina si sfideranno per un posto Salvatore La Penna ed Enrico Maria Forte, oltre all’assessora uscente Enrica Onorati. Le province di Viterbo e (soprattutto) Rieti avranno più difficoltà, visti i sondaggi che girano, ad eleggere il consigliere regionale in caso di sconfitta (comunque prevedibile) di Alessio D’Amato.

Severino Pio