Matteo Renzi tenta la scalata al centro e “imbarca” Giuseppe Fioroni

L’ex ministro dell’istruzione, tra i fondatori della Margherita prima e poi del Pd, si dovrebbe occupare del “reclutamento” dei democristiani delusi del centrosinistra

Che l’idea di Matteo Renzi sia quella di sostituire al centro Forza Italia non è un mistero. Per pter arrivare a questo è alla ricerca spasmodica dei moderati che sono senza una casa (partito) o delusi dagli schieramenti a cui si sono affidati.

A questo punta Matteo Renzi, muovendosi a 360 gradi, nel tentativo di riunire le varie anime popolari che si divisero nel ’94.

Tra i protagonisti di questo tentativo c’è Beppe Fioroni, l’ex ministro e fondatore del Pd, molto attivo con la sua formazione politica “Tempi Nuovi”. Giovedì mattina, all’hotel romano Bernini Bristol, in piazza Barberini, c’è stata una riunione tra lui, Letizia Moratti, Matteo Renzi, il socialista Claudio Signorile e il fondatore di “Moderati”, Giacomo Portas (nelle scorse legislature eletto nelle liste del Pd).

L’ex ministro Fioroni ci crede, tanto più in un panorama politico monopolizzato da Schlein e da Meloni. L’ex big della Margherita spera di coinvolgere anche Carlo Calenda, ma è difficile perché il leader di Azione non ne vuole sapere di coinvolgersi con Renzi. Il primo passo di questo progetto è la creazione di una lista alle elezioni europee. «Io non intendo candidarmi, perché dopo 30 anni di Parlamento ho già dato», spiega l’ex ministro e leader cattolico. Il piano, però, è di offrire un’alternativa. «Sto lavorando, così come Letizia, a qualcosa di nuovo. In un Paese dove vincono le elezioni quelli che stanno a casa, è necessario trovare un’offerta politica che riesca ad appassionare il cuore degli italiani…».

Fa parte del progetto Letizia Moratti, «una figura di primo piano», spiega Fioroni, «del mondo cattolico e liberaldemocrati co con una sensibilità chiara nel sociale, che abbraccia questa impostazione. La nostra lista per le europee deve riunire i tanti ruscelli che non condividono né la Schlein, né la Meloni, e che con la propria peculiarità confluiscono in un vasto lago calmo, dove si crea quella sintesi che consente di guardare in maniera serena al futuro, partendo dal centro. La nostra speranza è che ci siano dentro sia Renzi che Calenda». Tutti insieme per provare a superare lo sbarramento del 4%. Porte aperte anche a chi dentro Forza Italia e nel Pd si ritrova negli stessi valori. Renzi ci sta. Il problema è il leader di Azione. L’altro giorno Fioroni ha incontrato Calenda a Foggia dove la lista “Tempi Nuovi” racchiude al proprio interno sia Azione che Iv per sostenere lo stesso candidato sindaco.

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